Maternità “Street”
Ritratto fotografico di gravidanza ambientato, in stile street.
Raccontare le emozioni con le immagini è ogni volta una sfida nuova, quando mi capita di lavorare sulla maternità la sfida è ancora più impegnativa, ci sono moltissime sfumature che bisogna cercare di fare trasparire nelle foto e poi dietro c’è sempre una storia.
Sarebbe impossibile immaginare il mio lavoro, ed il suo frutto, senza prendere in considerazione le persone e la storia che voglio raccontare.
Così questa volta voglio parlarvi di questo progetto fotografico, a partire dalle persone per cui l’ho realizzato, anzi mi piace pensare, con cui l’ho ideato.
Pietro e Roberta sono una coppia che sta insieme da più di dieci anni, ci siamo incontrati quattro anni fa quando mi scelsero come fotografa per il loro matrimonio, già allora ci siamo piaciuti, si è instaurata tra loro e me una grandissima sintonia ed in questi anni spesso ci siamo sentiti e abbiamo raccontato insieme momenti importanti delle loro vite.
Fino a quando non mi hanno annunciato la bellissima notizia dell’arrivo della loro piccola Aurora.
Ero contentissima di poter scattare per questa maternità, ma conoscendo la coppia in questione ho voluto immaginare con loro quel qualcosa in più che potevamo dare a questa storia.
Un servizio fotografico di maternità, ne abbiamo già parlato, ha lo scopo di fermare nel tempo quel periodo unico ed irripetibile che è la gravidanza.
Non solo per conservare le foto della pancia, dei corpi che cambiano e delle emozioni che si intensificano. Ma anche per offrire al nascituro un ricordo di quando era già presente, anche se in maniera diversa.
Questa volta però, con i genitori, ci siamo chiesti se non si potesse riempire anche di altri contenuti questo messaggio.
Se oltre che la forma dei corpi nel tempo non si potesse formare, con le immagini, anche una certa idea di genitorialità’, un punto di vista per il nascituro del mondo che i suoi genitori vorrebbero per lui, dei valori che gli stanno preparando, dei luoghi nei quali crescerà.
Roberta era rimasta molto colpita dalla lettura di libro: “Storie della buonanotte per bambine coraggiose” e dall’idea di allevare, soprattutto in una bambina, il coraggio, l’intraprendenza, l’apertura mentale, il rispetto della diversità, la consapevolezza del proprio valore.
Possibile racchiudere tanti contenuti in un reportage? Bellissima sfida che mi sono sentita di accettare.
La coppia vive al Trullo, un quartiere romano un tempo popolare che ora è diventato multietnico e pulsante di vita e che si sta molto riqualificando anche grazie a dei bellissimi murales di artisti di Street Art da tutta Roma e non solo.
Abbiamo pensato che, scattare loro due e la piccola Aurora nella pancia, tra le strade che la vedranno crescere fosse un modo bellissimo per farla già sentire a casa, che molte delle immagini e delle frasi scritte su quei muri fossero di per sé dei manifesti di ciò che i genitori vorrebbero trasmetterle. Abbiamo immaginato che i colori in armonia con la storia e i gesti stessi che vedete in queste immagini, potessero raccontarle un giorno l’impegno e la voglia, l’entusiasmo, l’amore e il tipo di mondo che vogliono costruire per lei.
Di mio, oltre l’ascolto, c’è il tentativo di rendere i luoghi, la composizione, i colori e le pose il più fedeli possibile a questo desiderio e a questa unica nuova famiglia.
Si può costruire insieme il vostro personalissimo reportage di maternità. L’unico vero limite è la vostra fantasia!
Vai alla storia di Roberta e Pietro.
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